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Assumere e gestire una badante

Conoscere i diritti garantiti e gli obblighi di legge.

Lo abbiamo ripetuto in più occasioni, senza in alcun modo voler condizionare. Per gestire al meglio senza preoccupazioni di alcun genere, la cosa migliore è sempre il ricorso a strutture specializzate per selezionare e gestire risorse professionali.

Naturale che in alcuni casi questa possa risultare una scelta non praticabile, o più semplicemente si prediliga una gestione diretta.

In questo caso è importate essere consapevoli dei diritti che vanno riconosciuti alla collaboratrice, e non di meno gli obblighi previsti per legge.

Vediamo quindi cosa è necessario fare.

 

Quando assumiamo una badante…

 

1) Il periodo di prova

Il periodo di prova di norma di 8 giorni, che salgono a 30 solo nel caso di lavoratori inquadrati con mansioni in livelli esclusivi previsti da specifici contratti.

Da sapere che il periodo di prova corrisponde esattamente con il primo giorno di lavoro, la cui decorrenza deve essere comunicata all’INPS entro le 24 ore antecedenti all’inizio della prestazione di lavoro. Nel contratto dovrà essere indicata la durata.

Durante il periodo di prova entrambe le parti potranno rescindere il rapporto in qualsiasi momento senza preavviso. Il datore di lavoro che deciderà di risolvere il rapporto deve inviare comunicazione all’INPS, indicando nella causale il mancato superamento del periodo di prova.

 

2) come assumere ?

Come abbiamo già indicato, è fondamentale fare comunicazione all’INPS entro le 24 ore precedenti all’inizio del rapporto.

Ricordiamo la necessità dei seguenti documenti del lavoratore:

• codice fiscale

• documento di identità valido

• permesso di soggiorno regolare (in caso di lavoratrice extracomunitaria)

Inoltre sarà necessario sottoscrivere un contratto individuale, che non necessita di registrazione ma che dovrà essere prodotto in duplice copia e scambiato tra le parti.

Nel contratto è necessario vengano indicate le mansioni seguendo quanto indicato dal contratto collettivo nazionale. Di norma una badante è inquadrata nel livello CS.

Nel caso non siate già esperti nel redigere il contratto, suggeriamo di ricorrere ad un aiuto professionale, almeno per la prima volta.

 

3) La retribuzione

La retribuzione è frutto di un accordo tra le parti, ma non può comunque essere inferiore ai minimi sindacali previsti per lo specifico inquadramento. Il mancato rispetto si potrebbe tradurre in successive rivendicazioni da parte del lavoratore.

 

4) Vitto e alloggio

La badante mangia e dorme presso l’abitazione del datore di lavoro.

Il valore convenzionale del vitto e dell’alloggio dovrà essere aggiunto nel calcolo della tredicesima mensilità, delle ferie e del Tfr.

Anche il lavoratore non convivente che effettua più di 6 ore giornaliere ha diritto all’indennità di vitto.

 

5) Pagamento dei contributi

Ogni datore di lavoro è tenuto a versare all’INPS la propria quota. Il versamento si compie ogni 3 mesi per 4 volte l’anno. Le ricevute dei versamenti vanno conservate ai fini della dichiarazione dei redditi, i contributi previdenziali possono, infatti, essere portati in deduzione secondo quanto ammesso.

 

6) Ferie e permessi

Sono previsti 26 i giorni di ferie per ogni anno. La badante ne ha diritto sia che sia convivente o ad ore.

Utile conoscere che il periodo di ferie si conteggia dal lunedì al sabato, ad eccezione quindi delle domeniche e dei festivi, indipendentemente dalla durata e dalla distribuzione dell’orario di lavoro.

Le ferie devono avere carattere continuativo, cioè devono essere godute in un unico periodo o al massimo in due differenti, ma almeno 2 settimane devono essere comprese tra i mesi di giugno e settembre. La badante ha anche diritto a permessi retribuiti: ad esempio per visite mediche documentate, massimo 16 ore annue, per lutto familiare, 15 giorni di congedo matrimoniale, 40 ore per la frequenza di corsi di formazione professionali correlata alla mansione.

 

7) In caso di infortunio sul lavoro

I contributi INPS prevedono anche la copertura assicurativa per infortuni.

Al datore spetta il compito di contattare l’INAIL per comunicare l’incidente ed attivare le tutele infortunistiche, entro e non oltre le 48 ore dalla presentazione del certificato da parte del lavoratore.

Il datore di lavoro è tenuto a corrispondere la retribuzione per i primi tre giorni, per le giornate successive le prestazioni vengono, erogate dall’INAIL.

 

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